La Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, è di recente costruzione, fu edificata tra il 1960 e il 1963, e fu concessa ai Padri Passionisti nel 1964. La struttura, inizialmente, fu destinata ad essere luogo di villeggiatura per religiosi, studenti ed alunni in formazione, che avevano bisogno di cure elioterapiche. Nel 1962 entrò in funzione il collegio – convitto che ha operato per 21 anni, fino al 1983, accogliendo e formando migliaia di ragazzi in disagio psicologico, materiale e morale. Fu Monsignor Vittorio Maria Costantini, Vescovo emerito di Sessa Aurunca, che nel 1964 avviò la parrocchia, intitolata a San Giuseppe Artigiano e ad assegnare la responsabilità pastorale della zona mare di Mondragone ai religiosi passionisti già presenti in città con una loro casa. Allora la zona mare di Mondragone era poca cosa, con limitate abitazioni e popolazione ridotta. Oggi la parrocchia conta oltre 3.000 abitanti, che d’estate si triplicano proprio per la massiccia presenza di villeggianti e turisti. Intensa è l’attività pastorale che i Passionisti svolgono in questa zona. L’edificio è a forma trapezoidale, così come si evidenzia in tutto il complesso dell’arco del transetto e della facciata della Chiesa e presenta, all’interno, il mosaico dell’abside, composto da scaglie di marmi colorati, raffigurante il Redentore con l’immagine di San Paolo della Croce e di San Gabriele, dell’Addolorata e la Colomba della Speranza. Significativi sono anche i marmi delle due colonne che sorreggono l’arco del transetto, delle due cappelle laterali e del pavimento, mentre di pregevole fattura risultano la scultura in legno di San Giuseppe ed il quadro di arte moderna. Monumentale è l’organo a canne, situato nella cantorìa, costituito da 1.150 canne.